La Terapia Cognitivo Comportamentale è indicata nel trattamento di diversi problemi psicologici:
- Disturbi d’Ansia (attacchi di panico, fobie, fobia sociale, disturbo ossessivo compulsivo, ansia generalizzata)
- Depressione
- Dipendenze
- Disturbi alimentari
- Disturbi sessuali
- Disturbi del sonno
- Disturbi dello sviluppo (encopresi, enuresi, mutismo selettivo, ansia da separazione)
- Disturbi di natura psico-somatica (interessate dalla presenza di componenti emotivo-relazionali) quali dolore cronico, cefalee, disturbi gastro-intestinali e alcuni disturbi dermatologici
- Gestione della rabbia e dell’impulsività
- Problemi relazionali e di coppia
- Deficit di comunicazione (aggressivo, passivo)
- Disturbo post traumatico da stress
- Gestione dello stress
CARATTERISTICHE
La Terapia Cognitivo Comportamentale risponde alle seguenti caratteristiche:
SCIENTIFICAMENTE FONDATA
Alcune ricerche condotte sia a livello nazionale (Istituto Superiore della Sanità) che internazionale (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno dimostrato che la psicoterapia cognitiva ha un'efficacia maggiore o pari agli psicofarmaci nella cura di molte patologie psichiatriche: inoltre, se paragonata al solo uso dello psicofarmaco, la terapia cognitiva risulta essere più utile nella prevenzione delle ricadute. E’ riconosciuta dall’American Psychological Association (APA) come la più rappresentativa delle Psicoterapie Supportata Empiricamente o Evidence-Based Practice (Pratiche Basate sulle Evidenze).
OBIETTIVI DEFINITI
Lo psicologo cognitivo-comportamentale lavora insieme al paziente anche nello stabilire gli obiettivi dell’intervento: dopo un iniziale serie di colloqui volti alla definizione dei bisogni e della domanda, il terapeuta stabilisce insieme al paziente gli obiettivi, le priorità, ed una approssimativa durata di terapia (obiettivi e durata possono variare in “corso d’opera”). Sono previste periodiche verifiche attraverso questionari o sessioni dedicate.
CENTRATA SUL PRESENTE
Questo orientamento si concentra sul QUI ED ORA: è volto soprattutto a identificare e modificare gli elementi che nel presente provocano il disagio e la sofferenza e su quelli che contribuiscono al mantenimento di essa. Pur considerando anche il percorso di creazione ed evoluzione del sintomo, dei pensieri e comportamenti disfunzionali.
COLLABORAZIONE TRA TERAPEUTA E PAZIENTE
La terapia cognitivo-comportamentale prevede una stretta collaborazione tra paziente e terapeuta:
- si discutono insieme gli obiettivi della terapia;
- si raccolgono dal paziente le informazioni necessarie ed egli viene considerato unico “esperto di sé stesso”
- il terapeuta dà indicazioni chiare e precise al paziente sulla natura del problema, sul tipo e la durata del trattamento, sulle tecniche che verranno usate in terapia, e gli fornirà gli strumenti necessari affinché il paziente si renda autonomo nell’ affrontare e nel gestire efficacemente disagio e sofferenza in futuro.
A BREVE TERMINE
Questo approccio tende ad essere a breve termine quando possibile. La sua durata varia tuttavia in base alla complessità, alla gravità del problema e alle caratteristiche del paziente.